Testi e foto di Erik Henchoz

Finalmente è disponbile: da quest’estate è in pronta consegna il nuovo obiettivo Nikkor Z MC 50mm F/2.8 dedicato alla serie Z, ottica in grado di realizzare splendide macrofotografie e ritratti con le Mirrorless Nikon della serie Z. Da tempo lo si aspettava e anche in ambito fotosub c’era molto interesse al riguardo.
Affianca il fratello maggiore Nikkor Z MC 105mm f/2.8 VR S ed è la seconda ottica MC (micro) dedicata al sistema Mirrorless serie Z. Una nuova lente indirizzata al mondo macro, utilizzabile ed apprezzabile anche sott’acqua in particolare con sensori in formato DX (APS-C). Si potrà così evitare di montare l’apposito adattatore a baionetta FTZ per sfruttare una delle classiche ottiche Micro Nikkor (60 o 105 mm micro Nikkor). Indubbiamente un grande vantaggio sott’acqua: attrezzatura più leggera e compatta sia a livello di fotocamera che a livello di dome port e adattatori.

Il Nikkor 50 macro MC su Z50

Il nuovo Nikkor Z MC 50mm F/2.8 segna, quindi, una svolta a livello di macrofotografia per quanto riguarda il mondo Nikon ed i particolare la serie Z. Un’ottica che ben si presta al ritratto e alla macrofotografia con rapporto di riproduzione 1:1 e che ho voluto subito provare con Nikon Z50 per sfruttarne a pieno le caratteristiche.

Un esemplare di Flabellina rosa fotografata con Nikkor Z MC 50mm F2.8.

Avendo avuto in anteprima l’obbiettivo da provare, e non avendo ancora un riferimento nella port chart di Nauticam, ho utilizzato per l’occasione il “Flat port 74 M77” in accoppiata con il “Flip diopter holder M77”, grazie al quale è possibile utilizzare anche eventuali  lenti macro aggiuntive. In realtà Nauticam non ha perso tempo ed in poco tempo ha aggiornato i dati, consigliando l’utilizzo del Nikkor Z MC 50mm F/2.8 con il “N100 Flat port 29” (che è lo stesso che si usa per l’obbiettivo kit 16-50) in accoppiata con “l’Extension ring da 30 mm” o più semplicemente con il “Flat port 66 M77”.

I 50 mm di focale del Nikkor Z MC in accoppiata con il sensore DX della Nikon Z50 permettono immagini con rapporto di ingrandimento 1:1 e dettagli impressionanti.

Il formato DX del sensore della piccola Nikon Z50 ben si presta a lavorare con quest’ottica. La focale da 50 mm, in accoppiata con il sensore APS-C della piccola ma prestante Mirrorless “entry level” di casa Nikon, permette di realizzare fotografie macro di grande qualità.

“Nikon Z50: una Mirrorless piccola e compatta, facile da utilizzare ma dalle potenzialità a volte sbalorditive”. Queste le prime impressioni una volta in acqua con la Z50 e la custodia Nauticam NA-Z50, custodia espressamente progettata per portare in immersione la più piccola della serie Z.

Impressioni che diventano un’entusiasmante conferma e realtà dopo solo poche immersioni.

Un’ottica luminosa in grado di regalare immagini molto nitide con una definizione spettacolare, dotata di una minima distanza di messa a fuoco di soli 16 centimetri e con un rapporto di riproduzione di 1:1.

Spingere il rapporto di ingrandimento e superare le capacità dell’ottica principale grazie all’utilizzo di una lente addizionale super macro da + 10 diottrie. Nell’immagine i minuscoli polipi di un esile esemplare di Eunicella cavolinii.

In macrofotografia, utilizzando la sua apertura minima di diaframma (F/22), è possibile ottenere una buona profondità di campo così da avere a fuoco nella loro interezza i piccoli animali che andremo a fotografare. Facile, inoltre, poter giocare con lo sfocato e mettere in risalto solo alcuni particolari del soggetto, basterà naturalmente utilizzare il diaframma più adatto.

In immersione diventa semplice sia isolare i soggetti nelle varie inquadrature, sfruttando magari uno sfondo scuro, sia metterne in evidenza solo una parte creando degli sfocati di sicuro effetto grazie ad un bokeh sempre gradevole. Le nove lamelle di forma circolare del diaframma dell’ottica creano in effetti degli splendidi sfocati, morbidi e vellutati.

Giocare con la profondità di campo è molto facile. In questo caso l’attenzione va sui polipi posizionati in primo piano di questa madrepora cuscino.

Ho potuto provare il nuovo Nikkor Z MC 50, che è dotato tra l’altro di messa a fuoco fulminea e molto precisa,  in varie circostanze e in situazioni con bassa illuminazione ambiente. Ottima la capacità di focheggiare anche senza “focus light” magari sfruttando la sola illuminazione delle luci pilota dei flash (Inon Z-330). Un indubbio vantaggio quando non si può contare su una luce di puntamento di qualità.

Apertura minima di diaframma per dare risalto alla sgargiante livrea di questo esemplare di Cratena peregrina. Lo sfondo scuro, quasi buio, mette in risalto il bianco ed i colori di questo esile nudibranco.

Un’ottima lente da utilizzare anche per il ritratto. Sott’acqua questo veloce obiettivo si dimostra molto valido e capace nel realizzare ritratti di pesci di piccola e media taglia. Tra una distanza compresa tra i cinquanta centimetri e il metro e mezzo è possibile realizzare tutta una serie di ritratti di animali di medie dimensioni ed ottenere immagini di qualità con effetti di sfocato più o meno evidenti. Buone, inoltre, le esposizioni e molto reali i colori delle immagini ottenute.

Il nuovo Nikkor Z MC 50mm F2.8 si destreggia bene anche come ottica per realizzare ritratti. Tanti dettagli e ottima definizione di immagine in questo ritratto di una Murena comune.

Tornando alla macrofotografia, per spingersi oltre il rapporto di in gradimento di 1:1 occorre sfruttare particolari lenti aggiuntive macro e super macro. In questo ambito ottenere immagini nitide diventa leggermente più complesso, visto che con le “wet lens”, ad esempio da + 5 o +10 diottrie, si avrà uno spazio di messa a fuoco più limitato. Sta di fatto che con lenti quali la CMC-2 e la CMC-1  è possibile spingersi su rapporti dell’ordine del 1:2, 1:3. Durante le prove ho utilizzato diverse lenti aggiuntive macro di differenti marche, come ad esempio le ottiche della Subsee.

I 50 mm di focale del Nikkor Z MC in accoppiata con il sensore DX della Nikon Z50 permettono immagini con rapporto di ingrandimento 1:1 e dettagli impressionanti.

Anche in questo caso i risultati sono stati ottimi. Più semplice lavorare con sole 5 diottrie aggiuntive, la messa a fuoco è ancora facile e l’ingrandimento è già decisamente apprezzabile, anche se non così evidente come su una fotocamera Full Frame. Le 10 diottrie aggiuntive ci spingono, invece, nel mondo della super macro. Qui la messa a fuoco si complica un pochino ma i risultati, con un po’ di esperienza e diversi tentativi, possono essere veramente interessanti.

Flabellina rosa fotografata, in questo caso, con Nikkor Z MC 50mm F2.8 e lente addizionale macro da + 5 diottrie.

Grazie all’apposito supporto porta lenti è possibile utilizzare una o due ottiche aggiuntive, potendole così sostituire velocemente in immersione. Allo stesso modo è disponibile anche il nuovo sistema a sgancio rapido proposto da Nauticam e composto da appositi supporti per le lenti applicabili direttamente ai braccetti dei flash. Un sistema innovativo che permette di portare in immersione con sicurezza le eventuali lenti aggiuntive e di poterle agganciare al macro port principale tramite un veloce e comodo sistema a baionetta.

Quando necessario le capacità ritrattistiche dell’ottica e la focale non troppo spinta permettono inquadrature più ampie. Nell’immagine è ritratto una esemplare di Cretina peregrina durante la deposizione delle uova.

 

In conclusione il nuovo Nikkor Z MC 50mm F/2.8 è a tutti gli effetti un’ottima lente macro, in grado di dare il massimo con una fotocamera Mirrorless in formato DX, come appunto la piccola ma potente Nikon Z50. Un’ottica in grado di proiettarci nella vera macro fotografia subacquea e , grazie ad una lente aggiuntiva, anche nella supermacro.

Un altro esemplare di Cratena peregrina. In questo caso utilizzo diaframma F18, tempo di posa di un 1/125 di sec. e sensibilità ISO 200 per ottenere un gradevole sfocato dello sfondo, ma rendere visibili anche i polipi idroidi di cui si sta cibando il piccolo nudibranco.

L’obiettivo giusto per chi vuole dedicarsi alla macrofotografia subacquea di qualità e poter sfruttare i 50 mm di focale dell’ottica per realizzare pure splendidi ritratti. Un’ottima scelta per un’ottica che ritengo quasi indispensabile nel corredo dell’appassionato subacqueo che vuole fotografare il piccolo e l’estremamente piccolo.

La rapidità di scatto dell’ottica permette di scegliere il momento migliore prima che il piccolo Verme tubolare ritragga il ciuffo branchiale e ci permetta di ammirare ogni dettaglio.

Un grande ringraziamento a Scubapoint di Palau (La Maddalena – Sardegna) e al suo team che mi ha permesso di realizzare nel migliore dei modi le immersioni di prova e le immagini utilizzate nell’articolo.